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giovedì 12 febbraio 2015

I siti porno sono solo per gli uomini?

Sarebbero ormai in pochi a stupirsi nello scoprire che un uomo frequenta più o meno sporadicamente siti porno, ma se a farlo fosse una donna? Quali sarebbero le reazioni più spontanee e comuni? Probabilmente stupore, disappunto, senso di straniamento. Eppure, quella dei sexy toys e siti hard non è una realtà esclusivamente maschile, né ci sono ragioni per le quali dovrebbero esserlo. Si tratta forse di un fenomeno in parte recente, ma non per questo anomalo o di poco conto.


Laura Rivolta, psicologa, psicoterapeuta specializzata in Sessuologia Clinica e in Terapia Sistemica Relazionale, spiega: «Fino a una decina di anni fa, il mondo femminile, per pudore, per "tabù" culturale o per vergogna, stava alla larga dal materiale pornografico, stampato o video. Grazie a Internet (canale che assicura la privacy) l’approccio all’erotismo hard è diventato più semplice e discreto e così anche le donne strizzano l’occhio al porno». Tale affermazione è confermata dall'indagine condotta da Durex sulle abitudini sessuali della popolazione mondiale, secondo cui l’11% delle donne vorrebbe vivacizzare il sesso introducendo la visione di porno e il 26% dichiara di farlo già d'abitudine. Resta da vedere qual è la motivazione di questo comportamento, sia dal punto di vista maschile che femminile.

«L'idea che un ragazzo, fidanzato e appagato, non debba guardare siti porno è una convinzione che appartiene più ai miti», osserva per esempio lo psicologo e terapeuta Armando De Vincentiis. «La sessualità ha anche una dimensione personale e privata che non viene condivisa, ma che non ha nulla di patologico o di irrispettoso. […] La fantasia sessuale, a volte, ha bisogno di immagini concrete e la ricerca di queste non ha nulla a che fare con la propria relazione». Il che è corroborato dalla tendenza maschile alla stimolazione sessuale tramite la vista, piuttosto che tramite un altro dei cinque sensi.

Le ragioni femminili sono diverse, sebbene non del tutto. «Alcune [navigano su siti porno] per compensare la solitudine, in attesa che arrivi l’uomo giusto, altre cercano ispirazione per sedurre o rinvigorire il rapporto con il partner», continua Laura Rivolta. «In generale, le donne si avvicinano al mondo dell’hard per trovare nuovi spunti e per stimolare la propria fantasia erotica. Un sorta di corso online, per poi passare alla pratica, con benefici per la donna e per la coppia». Se è vero, però, che entrambi i sessi ricorrono a Internet per assecondare in maniera più completa e soggettiva le proprie voglie erotiche, è anche vero che l'eccessivo bombardamento di contenuti a luci rosse, anche quando non cercati volontariamente, può provocare un attaccamento eccessivo al sesso virtuale.


Ci si può limitare ad ingigantire le proprie aspettative erotiche fino al punto di non eccitarsi più in un rapporto reale, si può andare più in là decidendo di prestarsi a incontri hot tramite webcam e microfono, e si può addirittura tradire il proprio partner con amanti occasionali conosciuti in rete o con l'adesione a situazioni, discorsi e contenuti hard in cui si smette di rispettare la coppia di cui si fa parte. I suddetti eccessi potenziali riguardano tanto il sesso maschile quanto quello femminile e, anche in questo caso, le motivazioni sono svariate: dall'istinto dell'uomo ad assicurarsi la sopravvivenza della stirpe, alla bassa autostima della donna che trasforma l'insicurezza in disinibizione sessuale. «Quando nella coppia si vive un momento di stanchezza o di crisi è molto frequente ricorrere a una relazione esterna per trarre la gioia e il piacere perduti nella relazione ufficiale», fa notare la sessuologa Alessandra Graziottin. «In generale, è raro che nel corso della vita ci si sottragga a un'avventura o a una storia d'amore seppur passeggera».

E, ora che sul web si può trovare tutto quello di cui si ha bisogno in tempo reale, aumentano le probabilità che un uso eccessivo o distorto del materiale hot, messo a disposizione di chiunque, faccia perdere il senso della realtà e causi una vera e propria dipendenza, dalla quale è bene tenersi alla larga come da ogni eccesso. Non dovrebbe essere la visione di siti porno in sé a fare scandalizzare, stupire o schernire, pertanto. Piuttosto dovrebbero esserlo le conseguenze estreme, da temere e da prevenire, tenendo a mente che soddisfare un proprio sfizio sessuale può essere salutare e benefico, ma che caderne preda senza più etica, dignità o controllo significa aver contratto una vera e propria patologia.

Eva Luna Mascolino

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